Ciao a tutti,
vi comunico che Antonio e Roberto sono rientrati a San Marino un paio di giorni fa.
Un ritorno a casa avvenuto un po' in silenzio, proprio perchè gli alpinisti hanno bisogno di riprendersi un pochino e soprattutto di effettuare ulteriori controlli a mani e piedi con la dovuta calma; a questo proposito pare debba essere necessario anche un piccolo ricovero ospedaliero.
I fratelli Pazzaglia ringraziano tutti coloro che li hanno seguiti in questo mese e mezzo e vi chiedono solo di aspettare ancora qualche giorno e poi saranno tutti vostri.
Un saluto a tutti.
giovedì 28 maggio 2009
sabato 23 maggio 2009
24 Maggio 2009. Sulla via del ritorno.
Ieri sera Roberto mi ha informato che oggi (24-5-2009) sarebbero arrivati a Zagmhu, sul confine fra Cina e Nepal che avrebbero superato in giornata. Tra l'altro oggi è pure il compleanno di Roberto. Auguri!!
L'intenzione è quella di raggiungere Kathmandu verso sera per un ulteriore controllo medico sulle condizioni dei principi di congelamento.
L'intenzione è quella di raggiungere Kathmandu verso sera per un ulteriore controllo medico sulle condizioni dei principi di congelamento.
venerdì 22 maggio 2009
22 Maggio 2009. Domani partiamo dall'ABC.
Riporto la mail ricevuta poco fa
Ciao a gianfo, queste le ultime notizie dal Campo Base Avanzato dell'Everest.
Attualmente (oggi è il 22-05-2009) in 4 abbiamo sintomi di congelamento: Cristina,Tonino e Joseph alle mani ed io ai piedi.
Ci sta seguendo un medico colombiano che ci ha assicurato che non ci sono amputazioni da fare; ma dobbiamo tenere comunque al caldo le parti congelate e curarci con un antitrombotico Fragmin (il medico ci fa le punture tutte le mattine).
Altre notizie purtoppo brutte sono che dal giorno in cui siamo andati in vetta (dal 18 maggio) sono morti 6 alpinisti, mentre altri 5 dell'agenzia monterosa trekking risultano dispersi (veramente stavolta).
Quest'anno il versante dell'Everest è risultato forse un pò troppo pericoloso, non ti racconto poi delle persone che, come Tonino e Cristina, sono tornate indietro per cecità dovute al freddo, una vera ecatombe.
La particolarità di questo versante è che parti con condizioni meteo buone, almeno secondo previsioni; poi il giorno dell'attacco alla vetta ti ritrovi che vedi le stelle in cielo ma nel frattempo nevica e tira un vento bestiale.
Domani partiamo con gli yak, io e mio fratello li useremo come mezzo di trasporto perchè facciamo fatica a camminare: io in particolar modo.
Prenderemo anche questa patente !!!!
Domani verso sera, se tutto va bene saremo a Zagmhu, sul confine fra Cina e Nepal che passeremo il giorno 24-05-2009, giorno del mio compleanno.
Probabilmente appena arriveremo a Katmandu' andremo subito in ospedale a farci visitare i congelamenti e speriamo bene.
Non vediamo l'ora di arrivare a Katmandu' , sono ormai 40 giorni che non ci facciamo una doccia o dormiamo in un letto e - scusami - usiamo un cesso come si deve, sono tutte cose che ci mancano un sacco.
Se tutto va bene il 27 prendiamo l'aereo per tornare a casa,non vediamo l'ora.
A casa ci occorrerà qualche mese per recuperare nel fisico, probabilmente siamo calati in media 10 kg di peso e abbiamo da ripristinare la pelle completamente bruciata dal sole e dal gelo.
Penso che con questo chiudiamo, speriamo di non avere altre sfighe come villaggi impazziti che bloccano le stradde (le uniche) o permessi mancanti, comunque ci riteniamo piu' che soddisfatti di quanto fatto, obbiettivo raggiunto e una esperienza di vita, nel bene o nel male, che ci rimarrà per sempre.
Roberto e Antonio
Ciao a gianfo, queste le ultime notizie dal Campo Base Avanzato dell'Everest.
Attualmente (oggi è il 22-05-2009) in 4 abbiamo sintomi di congelamento: Cristina,Tonino e Joseph alle mani ed io ai piedi.
Ci sta seguendo un medico colombiano che ci ha assicurato che non ci sono amputazioni da fare; ma dobbiamo tenere comunque al caldo le parti congelate e curarci con un antitrombotico Fragmin (il medico ci fa le punture tutte le mattine).
Altre notizie purtoppo brutte sono che dal giorno in cui siamo andati in vetta (dal 18 maggio) sono morti 6 alpinisti, mentre altri 5 dell'agenzia monterosa trekking risultano dispersi (veramente stavolta).
Quest'anno il versante dell'Everest è risultato forse un pò troppo pericoloso, non ti racconto poi delle persone che, come Tonino e Cristina, sono tornate indietro per cecità dovute al freddo, una vera ecatombe.
La particolarità di questo versante è che parti con condizioni meteo buone, almeno secondo previsioni; poi il giorno dell'attacco alla vetta ti ritrovi che vedi le stelle in cielo ma nel frattempo nevica e tira un vento bestiale.
Domani partiamo con gli yak, io e mio fratello li useremo come mezzo di trasporto perchè facciamo fatica a camminare: io in particolar modo.
Prenderemo anche questa patente !!!!
Domani verso sera, se tutto va bene saremo a Zagmhu, sul confine fra Cina e Nepal che passeremo il giorno 24-05-2009, giorno del mio compleanno.
Probabilmente appena arriveremo a Katmandu' andremo subito in ospedale a farci visitare i congelamenti e speriamo bene.
Non vediamo l'ora di arrivare a Katmandu' , sono ormai 40 giorni che non ci facciamo una doccia o dormiamo in un letto e - scusami - usiamo un cesso come si deve, sono tutte cose che ci mancano un sacco.
Se tutto va bene il 27 prendiamo l'aereo per tornare a casa,non vediamo l'ora.
A casa ci occorrerà qualche mese per recuperare nel fisico, probabilmente siamo calati in media 10 kg di peso e abbiamo da ripristinare la pelle completamente bruciata dal sole e dal gelo.
Penso che con questo chiudiamo, speriamo di non avere altre sfighe come villaggi impazziti che bloccano le stradde (le uniche) o permessi mancanti, comunque ci riteniamo piu' che soddisfatti di quanto fatto, obbiettivo raggiunto e una esperienza di vita, nel bene o nel male, che ci rimarrà per sempre.
Roberto e Antonio
mercoledì 20 maggio 2009
20 Maggio 2009. Anche Josef rientra all'ABC: Sta meglio. Venerdì prossimo la discesa al Campo Base Cinese
Nuovo aggiornamento dal Campo Base.
Fortunatamente anche lo spagnolo Josef Puiante è riuscita a scendere dal C2 "trainato" dallo sherpa che era salito in aiuto. Le sue condizioni avevano preoccupato non poco, ma sono sensibilmente migliorate col calo di quota.
Quindi ora sono rientrati tutti... un bel sollievo!
Roberto mi ha anticipato che domani prepareranno i bagagli e venerdì partiranno per il campo base cinese: "Mi tocca prendere la patente per lo Yak!". Sono le parole di Roberto che mi ha detto di avere ricevuto dal medico il divieto di camminare, per favorire il recupero delle dita del piede, così scenderà dall'ABC a cavallo di uno Yak, direi che se lo merita!
A presto per nuovi aggiornamenti.
Saluti
Fortunatamente anche lo spagnolo Josef Puiante è riuscita a scendere dal C2 "trainato" dallo sherpa che era salito in aiuto. Le sue condizioni avevano preoccupato non poco, ma sono sensibilmente migliorate col calo di quota.
Quindi ora sono rientrati tutti... un bel sollievo!
Roberto mi ha anticipato che domani prepareranno i bagagli e venerdì partiranno per il campo base cinese: "Mi tocca prendere la patente per lo Yak!". Sono le parole di Roberto che mi ha detto di avere ricevuto dal medico il divieto di camminare, per favorire il recupero delle dita del piede, così scenderà dall'ABC a cavallo di uno Yak, direi che se lo merita!
A presto per nuovi aggiornamenti.
Saluti
20 Maggio 2009. Cristina Piolini rientrata all'ABC
Roberto mi ha telefonato alle 13.50 (ora di san marino) comunicandomi che anche Viktor e Cristina Piolini sono scesi dal C2 e rientrati al campo base avanzato.
Viktor sta bene mentre Cristina ha ancora seri problemi di congelamento alle mani e agli occhi, fortunatamente un medico colombiano si sta prendendo cura di lei.
Purtroppo non è ancora rientrato lo spagnolo Joseph Puiante (spero di scrivere bene questi nomi) e il timore è che sia "andato via di testa" a causa dell'ipossia (la mancanza di ossigeno). Le ultime notizie arrivate al Campo Base Avanzato erano che uno sherpa salito a supporto lo aveva legato e lo stava letteralmente tirando giù verso l'ABC. Speriamo bene
Viktor sta bene mentre Cristina ha ancora seri problemi di congelamento alle mani e agli occhi, fortunatamente un medico colombiano si sta prendendo cura di lei.
Purtroppo non è ancora rientrato lo spagnolo Joseph Puiante (spero di scrivere bene questi nomi) e il timore è che sia "andato via di testa" a causa dell'ipossia (la mancanza di ossigeno). Le ultime notizie arrivate al Campo Base Avanzato erano che uno sherpa salito a supporto lo aveva legato e lo stava letteralmente tirando giù verso l'ABC. Speriamo bene
20 Maggio 2009. La Salita del Monte Everest nei racconti di Antonio e Roberto. Ricevo e Pubblico
eccole qua gianfo le foto della vetta,sono venute un po mosse, ma comprenderai che le condizioni non erano ottimali, ti metto anche una cronistoria, per quanto parziale, ma di quello che abbiamo vissuto sia io che mio fratello.
15/05/2009
Attorno alle 12:00 partiamo tutti insieme per il campo 1 (q 7000 m), siamo per l'esattezza:Cristina Piolini, Perissinotti Corrado,Pazzaglia Antonio e Roberto, Joseph e Viktor (spagnoli), partiamo con calma e verso le 17:00 siamo al campo 1. Io e mio fratello speravamo di dormire nella tenda recuperata giorni fa, ma ha una bacchetta rotta, quindi verso sera cerchiamo di infilarci dentro una tenda vuota. Ne troviamo una e ci infiliamo, meglio dormire in 2 tende che in 4 in una tenda sola (non dormi cosi').
Purtroppo verso le 22:30, sentiamo un po di casino: è arrivato il proprietario della tenda, ci inventiamo mille scuse e alla fine dormiamo in 3. Purtroppo a me (Roberto) è capitato il lato sinistro, pieno di bombole di ossigeno: va benissimo per respirare ma non per dormirci sopra.
16/05/2009
Facciamo alla buona una specie di colazione e partiamo per il campo 2, il percorso è veramente lungo (oltre 900 m di dislivello, che a queste quote sono veramente infinite) ,si sviluppa lungo una cresta nevosa e molto ventosa e non finisce mai e dopo 9 ore di cammino arriviamo alla ns tenda (campo 2 q, 7950 m).
Mangiamo minestrine, una manzottin che abbiamo dovuto scongelare sul fornellino e frutta secca, piu' in alto sali e meno appetito ai, proprio dove hai bisogno di piu' energia !!!
Dormiamo alla peggio: a queste quote il cervello ti va in pappa, ti partono mille pensieri e non sai se questi sono reali o finti, non sai se dormi o ti stai girando nel sacco a pelo, sono senzazioni difficili da spiegare.
17/05/2009
Classica sveglia, durante la mattina tira un vento fortissimo che fa ballare la ns tenda (siamo in 4 dentro) e nessuno ha intensione di uscire.
Verso le 12:00 finalmente si calma (solo un po) il vento, prendiamo le bombole di ossigeno (1 a testa) e partiamo. Escono prima Corrado e Cristina, Corrado dopo un po rientra, è veramente freddo e decide di non partire e scendere.
Io e mio fratello partiamo subito dopo, e dopo circa 45 mn decidiamo di usare l'ossigeno altrimenti ci vuole molto tempo.Joseph, nvece fa senza ossigeno, mentre Cristina poco dopo la metà del percorso decide di usarlo, sopratutto per salvaguardarsi dai congelamenti.
Arriviamo verso le 20:00- 20:30 al campo 3 (q 8300 m) stiamo bene ma la ns tenda, montata male fa fatica a contenerci in 3 seduti. facciamo acqua per i thermos, mangiucchiamo qualcosa (ti devi obbligare a mangiare) e verso le 23:00 partiamo per la vetta.
18_05_2009
Il percorso è sempre attaccato alle corde e in arrampicata su roccia da fare con i ramponi ai piedi il che è tutto un dire.
Per 8 ore fino a che è buio ci arrampichiamo e stiamo in cresta, le condizioni meteo sono a ns avviso veramente dure, vento fortissimo e nevischio che ti ariva in faccia e sugli occhi, scopriremo poi le conseguenze.
Verso le 7:00 del mattino, finalmente luce, e siamo in prossimita' della vetta, forse siamo a quota 8700 m.
Mio Fratello e Cristina hanno problemi di vista, il freddo con il vento e la neve gli ha congelato l'occhio e non vedono o meglio vedono tutto appannato, anche io da un occhio (destro) vedo tutto appannato mentre dal sinistro che avevo protetto vedo bene.
A questo punto le ns storie si separano, mio fratello (Antonio) e Cristina decidono di tornare indietro mentre io decido di proseguire da solo.
Roberto Pazzaglia:
Seguo la via tracciata da altri, ci sono almeno altre 8 persone fra sherpa e loro clienti che stanno facendo l'ultimo tratto che ci separa dalla vetta, sono solo 200 mt ma ci vorranno altre 4-5 ore per farle, anche perchè avendo una sola bombola di ossigeno sia per la salita che per la discesa la devo tenere a livello 1 invece che a livello 1,5/2 come standard .
Il percorso è sempre in arrampicata o su pendi nevosi o di traverso su pendi strapiombanti, e non finisce mai ma finalmente verso le 13:00 si intravvede la vetta, piena di bandierine.Fortunatamente altre 3 persone sono in cima con me quindi riesco a farmi fare delle foto. Purtoppo non riesco neanche a realizzare di essere in cima al mondo, ho poco tempo e devo rientrare assolutamente, ho poco ossigeno e devo scendere il prima possibile, mi tengo il tempo per raccogliere la mia classica pietra della cima e incomincio a scendere. Sono ormai 14 ore che cammino a queste quote e me ne aspettano quasi altrettanto per scendere.
Incomincio la discesa, veramente estenuante, incontro anche uno sherpa con il suo cliente che non si muove piu', speriamo bene io non posso farci niente.
Verso le 20:00 sono al campo 3 (q 8300 m), ci impiego veramente tanto, anche perchè vedo solo da un occhio (l'altro mi si è congelato e vedo solo una luce diffusa). e devo continuamente cavarmi le moffole per scendere lungo le corde e fare il passaggio dei moschettoni e avendo perso i sottoguanti ci impiego sempre 2 mn per riscaldarmi le mani.
Quando arrivo al campo 3 provo a chiamare mio fratello e non sento risposte, scoprirò successivamente che in realtà era in tenda con i 2 spagnoli e Cristina e che avrebbero passato la notte li.Decido che è meglio scendere, dormire a quota 8300 mt non è salutare e in ogni caso nella tendina che avevamo mi sarei solo congelato, non avevamo ne sacco a pelo ne altro e sentivo molto freddo ai piedi.
Dal campo 3 al campo 1 ci impiego altre 3 ore e non finiscono mai, adesso è buio ed è veramente dura e ormai sono quasi 24 ore che cammino di fila.
Arrivo al campo 2 ma non intravvedo la ns tenda, forse sono sceso troppo, provo a cercare da bere, sono 10 ore che non bevo, e urlo verso le tende per chiedere da bere e fortunatamente mi danno una tazza di neve sciolta. Riprovo a chiamaremio fratello, magari è al campo 2, ma nessuna risposta allora decido di elemosinare da dormire in una tenda e fortunatamente 2 francesi ( uno di Nizza e l'altro di Chamonix) mi danno ospitalità e da bere nella loro tenda.
Mi cavo gli scarponi e come temevo ho delle dita dei piedi congelate, ma non troppo.
Dormo alla meno peggio, non ho il sacco a pelo ne dormibene e mi separa solo il telo della tenda dalla neve e ogni tanto mi devo svegliare per scaldarmi i piedi.
19/05/2009
Finalmente si svegliano e gli chiedo gentilmente di scaldarmi un po d'acqua, ho pensato che con una bottiglia di plastica quota di farmi una specie di borsa dell'acqua calda: i piedi erano sempre freddi e non riuscivo in nessun modo di scaldarli.
Alla meno peggio riesco a scaldarmi i piedi e mettendo le calze dentro il tutone riesco ad asciugarle.
Finalmente alle 9:30 riesco a vestirmi e a mettermi i ramponi, riprovo a chiamare mio fratello, magari è al campo 2, nessuna risposta e quindi decido di scendere, mi mancano ancora 1400 m di dislivello per raggiungere il campo base.
Mi attacco alle corde con il disensore ad 8 e mi lascio calare di peso, sono veramente stanco.
Arrivo al campo 1 verso le 12:00 e fortunatamente ti incontro Corrado, gli bevo tutta l'acqua e mi rimetto in forze.
Scendo velocemente al campo base che raggiungo poco prima delle 14:00, finalmente !!!!!
Lo sherpa Mhutu mi aiuta a togliermi gli scarponi e appena vede i miei congelamenti dice di non preoccuparmi acqua calda e sale e passerà tutto, il rimedio della nonna funziona anche qua.Chiedo subito un telefono per avvisare mia moglie Federica, penserà che sono morto: infatti le notizie che cirolavano in Italia non erano delle migliori, mi avevano dato per disperso sopra gli
Pazzaglia Antonio.
Arriato quasi in vetta (q 8700 m) non riuscivo a vedere piu' niente, mi si sono congelati gli occhi e quindi ho deciso di scendere, l'eroe lo facciamo un'altra volta.
Addirittura al secondo step, quello della scala ho aspettato piu' di mezzora che qualcuno mi desse una mano perchè non vedevo dove attaccarmi.
Dopo 1,5 ore ho scoperto che Viktor, il ns compagno spagnolo mi stava aiutando, mi affidavo all'ombra dei suoi scarponi e nonostante il suo aiuto sono scivolato piu' volte
Verso le 18:00 arrivo al campo 3 ove passo la notte con Cristina, Joseph e Viktor, non potevamo scendere ancora, non vedevo niente e fortunatamente Joseph ci ha messo un collirio che ci ha permesso di vedere il giorno dopo.
19/05/2009
Ho dormito, nonostante la quota, e dopo aver scongelato un po d'acqua sono partito per scendere verso le 13:00. Intanto gli altri (2 spagnoli e Cristina) erano andati avanti, li ho raggiunti e invece di fermarmi al campo 2 come gli altri decido di scendere ulteriormente e verso le 20 arrivo esausto al campo base.
Al contrario di mio fratello Roberto ho dei congelamenti alle dita delle mani e anche qui fortunatamente non c'è da tagliare.
Cristina, Joseph Viktor.
Le notizie che abbiamo oggi il 20/05/2009 alle 12:49 è che Cristina ha dei congelamenti alle mani, Joseph è molto stanco, Viktor sta bene.
Nella notte abbiamo mandato su 2 sherpa con ossigeno, sali e desametazone per aiutarli, e speriamo oggi di rivederli al campo base.
Questa è la storia da noi vissuta, speriamo di vedere in giornata gli altri 3 compagni di avventura. Ti allego le foto della cima, può sembrare anche patetico vivere tutto questo per una misera foto ma a ns avviso l'uomo non sarebbe quello che è se non avesse sempre tentato di superare i propri limiti e tentato di realizzare i propri sogni di bambino.
Roberto e Antonio
martedì 19 maggio 2009
19 Maggio 209. Dal sito www.montagne.tv - Everest: Piolini a c2, Pazzaglia in cima
LHASA, Tibet -- "Sono a campo 2, ho le mani viola ma sto recuperando piano piano la vista". Sembra in via di miglioramento la situazione di Cristina Piolini, incorsa ieri in una violenta bufera durante il tentativo di cima sulla parete nord dell'Everest. Sulla vetta è arrivato soltanto un membro della sua spedizione, il sanmarinese Roberto Pazzaglia.
La Piolini ha effettuato una breve telefonata di aggiornamento un'ora fa, intorno alle 15 ora tibetana. Si trova a campo 2, sotto ossigeno, e passerà lì la notte perchè la lunga discesa verso il base sarebbe troppo dura per le sue condizioni. L'alpinista, infatti, ieri durante il tentativo di cima ha riportato dei seri congelamenti alle mani e una grave oftalmia che le aveva fatto perdere completamente la vista.
Con lei ci sono gli alpinisti spagnoli. Antonio Pazzaglia, il fratello del sanmarinese che ieri è riuscito a salire in cima, ha invece proseguito verso campo 1. Anche lui, secondo quanto riferito dalla tv di San Marino, avrebbe un principio di congelamento alle mani.
Roberto Pazzaglia, invece, si era staccato dal gruppo ieri durante la salita verso la vetta. Nessuno dei suoi compagni, ieri, l'aveva poi più visto e la sua assenza da campo 3, dove in serata si era riunita tutta la spedizione, aveva destato qualche preoccupazione.
In realtà, l'alpinista era riuscito ad arrivare sulla cima prima dei compagni e poi aveva imboccato la discesa intenzionato a raggiungere il campo base il prima possibile. Proprio dal base, stamattina ha chiamato la madre comunicandole la notizia della cima, raggiunta con l'ausilio dell'ossigeno.
Secondo quanto riferito da Explorersweb, ieri hanno raggiunto la cima anche due alpinisti giapponesi del Kanagawa University Team: Yasunori Tanaka (57 anni) e Kenta Miyamori (28 anni).
Tratto dal sito www.montagne.tv
La Piolini ha effettuato una breve telefonata di aggiornamento un'ora fa, intorno alle 15 ora tibetana. Si trova a campo 2, sotto ossigeno, e passerà lì la notte perchè la lunga discesa verso il base sarebbe troppo dura per le sue condizioni. L'alpinista, infatti, ieri durante il tentativo di cima ha riportato dei seri congelamenti alle mani e una grave oftalmia che le aveva fatto perdere completamente la vista.
Con lei ci sono gli alpinisti spagnoli. Antonio Pazzaglia, il fratello del sanmarinese che ieri è riuscito a salire in cima, ha invece proseguito verso campo 1. Anche lui, secondo quanto riferito dalla tv di San Marino, avrebbe un principio di congelamento alle mani.
Roberto Pazzaglia, invece, si era staccato dal gruppo ieri durante la salita verso la vetta. Nessuno dei suoi compagni, ieri, l'aveva poi più visto e la sua assenza da campo 3, dove in serata si era riunita tutta la spedizione, aveva destato qualche preoccupazione.
In realtà, l'alpinista era riuscito ad arrivare sulla cima prima dei compagni e poi aveva imboccato la discesa intenzionato a raggiungere il campo base il prima possibile. Proprio dal base, stamattina ha chiamato la madre comunicandole la notizia della cima, raggiunta con l'ausilio dell'ossigeno.
Secondo quanto riferito da Explorersweb, ieri hanno raggiunto la cima anche due alpinisti giapponesi del Kanagawa University Team: Yasunori Tanaka (57 anni) e Kenta Miyamori (28 anni).
Tratto dal sito www.montagne.tv
19 Maggio 2009. Altre notizie sulla scalata.
Oggi vi avevo detto che solo Roberto e lo spagnolo Victor erano riusciti araggiungere la vetta dell'Everest, ma qualcosa non mi tornava... Quando ci siamo sentiti nel pomeriggio, Roberto tra le tante cose che mi raccontava in que due minuti, mi ha accennato che si era fatto fotografare in vetta da un cinese....
Poi ho scoperto che dal versante sud, nella giornata di ieri sono riusciti a salira alcni alpinisti giapponesi.
Anche la via Sud ieri è stata battuta da un vento forte ed esageratamente freddo, tanto che anche gli alpinisti che avevano programmato una salita senza l'ausilio dell'ossigeno, sono stati costretti ad usarlo.
Articolo su montagne.tv
Poi ho scoperto che dal versante sud, nella giornata di ieri sono riusciti a salira alcni alpinisti giapponesi.
Anche la via Sud ieri è stata battuta da un vento forte ed esageratamente freddo, tanto che anche gli alpinisti che avevano programmato una salita senza l'ausilio dell'ossigeno, sono stati costretti ad usarlo.
Articolo su montagne.tv
19 Maggio 2009. Roberto mi ha chiamato dall'ABC
Ciao a tutti,
ho appena parlato con Roberto. Antonio è appena arrivato all'ABC e quindi è rientrato anche il telefono satellitare.
Dicevo, Antonio è appena arrivato all'ABC con un piccolo congelamento (non grave) a cinque dita delle mani. Questo problema ha contribuito al dietro front di ieri, anche se il dolore agli occhi e i problemi alla vista che hanno colpito anche Cristina in forma più grave sono stati il fattore determinante. Roberto mi ha detto che quando è arrivato in cima anche uno dei suoi occhi cominciava ad offuscarsi "... ma ormai ero lì...", ora si massaggia le dita dei piedi a bagno nell'acqua calda. Cristina insieme ad altri due alpinisti spagnoli (credo che uno dei due sia il medico) sono ancora al C2 e probabilmente scenderanno domani.
Saluti
gianfo
ho appena parlato con Roberto. Antonio è appena arrivato all'ABC e quindi è rientrato anche il telefono satellitare.
Dicevo, Antonio è appena arrivato all'ABC con un piccolo congelamento (non grave) a cinque dita delle mani. Questo problema ha contribuito al dietro front di ieri, anche se il dolore agli occhi e i problemi alla vista che hanno colpito anche Cristina in forma più grave sono stati il fattore determinante. Roberto mi ha detto che quando è arrivato in cima anche uno dei suoi occhi cominciava ad offuscarsi "... ma ormai ero lì...", ora si massaggia le dita dei piedi a bagno nell'acqua calda. Cristina insieme ad altri due alpinisti spagnoli (credo che uno dei due sia il medico) sono ancora al C2 e probabilmente scenderanno domani.
Saluti
gianfo
19 Maggio 2009. Salita in solitaria di Roberto Pazzaglia. Solo in due ieri hanno raggiunto la vetta
Nuovi frammenti d inotizia dal Monte Everest.
Ieri 18 maggio solo Roberto e lo spagnolo Victor hanno raggiunto la vetta dell'Everest. Oggi Roberto ha chiamato più volte oggi ed è rimasto sorpreso da tutto il casino che si era acceso quà in repubblica.
Comunque ora se ne sta all'ABC coi piedi a bagno maria per curare un principio di congelamento ai piedi (non grave) e scherza al telefono "Ho chiesto al cuoco se voleva comprare due dita congelate, ma dice di non saperle cucinare..."
Anche Antonio sta bene ed è già arrivato al C1: ieri aveva avuto qualche problema alle mani e un po' di dolore agli occhi, quando in accordo col resto del gruppo hanno deciso di rientrare, ma si è ripreso.
Lo stato di Cristina invece preoccupa un po' tant'è che ancora non è scesa dal C2.
Vi lascio con la risposta di Robi a chi gli chiedeva perchè non si era fatto sentire:
"Di telefoni ne abbiamo solo uno, noi siamo in due e non l'avevo io. Come facevo a telefonare?" Niente di più corretto....hehehehe.
Saluti a tutti
Ieri 18 maggio solo Roberto e lo spagnolo Victor hanno raggiunto la vetta dell'Everest. Oggi Roberto ha chiamato più volte oggi ed è rimasto sorpreso da tutto il casino che si era acceso quà in repubblica.
Comunque ora se ne sta all'ABC coi piedi a bagno maria per curare un principio di congelamento ai piedi (non grave) e scherza al telefono "Ho chiesto al cuoco se voleva comprare due dita congelate, ma dice di non saperle cucinare..."
Anche Antonio sta bene ed è già arrivato al C1: ieri aveva avuto qualche problema alle mani e un po' di dolore agli occhi, quando in accordo col resto del gruppo hanno deciso di rientrare, ma si è ripreso.
Lo stato di Cristina invece preoccupa un po' tant'è che ancora non è scesa dal C2.
Vi lascio con la risposta di Robi a chi gli chiedeva perchè non si era fatto sentire:
"Di telefoni ne abbiamo solo uno, noi siamo in due e non l'avevo io. Come facevo a telefonare?" Niente di più corretto....hehehehe.
Saluti a tutti
19 Maggio 2009. la conquista della vetta e i fatti di ieri con un po più di calma
Ciao a tutti,
Come dicevo, stamattina finalmente è arrivata la bella notizia che tutti aspettavamo:
"Roberto sta bene, si trova al campo base avanzato dopo la conquista della vetta..."
… qualche secondo di silenzio e poi EMOZIONE!!
Una gran emozione, forte, bella: una di quelle che ti fa sentire più vivo.
E' strana però 'sta sta cosa… che a volte per sentirsi così, tocca passare per dei momenti come quelli di ieri.
E' stata la Susi, la moglie di Antonio, a darmi la bella notizia: erano circa le 9.00 am;
Roberto una volta raggiunto l'ABC ha chiamato la moglie che a sua volta ha avvertito la Susi che ha avvertito me e così via....
Purtroppo fino a stamattina i telefoni satellitari sono stati utilizzabili, non ho ancora ben capito se a causa delle batterie o per altri problemi. Questo come spesso accade, ha portato al diffondersi di notizie avventate, confuse e un "pochino pericolose".
Da parte mia ho cercato di fare attenzione a non sbottonarmi sulle notizie che trapelavano dal sito montagne.tv dove quel poco che c’era scritto aveva dato il via a tanta preoccupazione.... arrivando fino alla notizia di apertura del telegiornale di ieri sera, che secondo me è stata data con un po’ di leggerezza; poteva essere usata un po' di attenzione in più prima di parlare di "alpinista disperso".
Non è la prima volta che nella fretta di dare informazione il prima possibile o prima degli altri si creano inutili casini (passatemi lo sfogo).
Quindi oggi riporto in breve gli avvenimenti di ieri, ricostruiti con un po' più di calma:
Durante la salita verso la vetta, il gruppo di alpinisti che comprendeva oltre ai due sanmarinesi Roberto e Antonio Pazzaglia anche Cristina Piolini, ha deciso di rientrare al C3 a causa della tremenda bufera che in questi giorni sta imperversando nella parte alta della montagna nonostante il cielo sereno.
Gli alpinisti si trovavano circa a 8700mt e Roberto era in testa al gruppo. Intorno alle tre del pomeriggio (ora tibetana) la Piolini è arrivata insieme al resto del gruppo al campo 3 in condizioni piuttosto precarie, poi ha telefonato avvertendo dei problemi.
Anche Antonio ha chiamato la Susi a San Marino per avvertire del dietrofront; in quel momento Roberto Pazzaglia non era ancora arrivato al C3.
Poi, più nessuna telefonata (a San Marino erano le 11 del mattino) da parte degli alpinisti fino a le notizie di stamattina.
Intanto ieri sera verso le 10.30 sentivo al telefono Renato Moro: anche lui non aveva avuto più contatti con gli alpinisti e da Lahsa il capo dei portatori aveva fatto partire una squadra di supporto per il C3.
Renato mi ha fatto ben sperare... mi ha detto lui per la prima volta che Roberto era in testa al gruppo e che forse aveva pensato di proseguire, oppure – contando su di una buona condizione fisica - aveva proseguito in discesa oltre il C3. Mi ha paventato possibilità che anche io mi ero immaginato… le pensi tutte, anche se non c'è nulla di sicuro.
Ed è quello che ho voluto sperare durante le ore in cui sono rimasto sveglio a cercare eventuali informazioni, anche su siti web internazionali. Informazioni che fortunatamente non ho trovato.
Con le notizie di oggi che hanno rinfrescato anche il mio telefono, posso supporre che dopo la conquista della vetta, Roberto sia sceso verso i campi bassi e al C3 abbia "tirato dritto" in pieno stile Pazzaglia, cercando di raggiungere (forse con qualche sosta) il campo base avanzato.
Capisco anche che in simili condizioni “estremamente estreme” non ci sia stato tempo o modo di avvertire gli altri al C3 o comunque se gli altri fossero stati avvertiti, i telefoni erano ormai fuori uso. Forse siamo noi che contiamo un po' troppo su questa velocità e prontezza di informazione...
In un messaggio flash di mezzora fa, Renato Moro mi comunica che Antonio sta scendendo dal C2 verso il C1, Cristina resta ancora ferma al C2 e mi conferma che "quel disgraziato" di Roberto è all'ABC.
Grazie a tutti per i messaggi e i commenti che provvederò a girare in fretta al Campo Base e a presto per nuovi aggiornamenti.
Come dicevo, stamattina finalmente è arrivata la bella notizia che tutti aspettavamo:
"Roberto sta bene, si trova al campo base avanzato dopo la conquista della vetta..."
… qualche secondo di silenzio e poi EMOZIONE!!
Una gran emozione, forte, bella: una di quelle che ti fa sentire più vivo.
E' strana però 'sta sta cosa… che a volte per sentirsi così, tocca passare per dei momenti come quelli di ieri.
E' stata la Susi, la moglie di Antonio, a darmi la bella notizia: erano circa le 9.00 am;
Roberto una volta raggiunto l'ABC ha chiamato la moglie che a sua volta ha avvertito la Susi che ha avvertito me e così via....
Purtroppo fino a stamattina i telefoni satellitari sono stati utilizzabili, non ho ancora ben capito se a causa delle batterie o per altri problemi. Questo come spesso accade, ha portato al diffondersi di notizie avventate, confuse e un "pochino pericolose".
Da parte mia ho cercato di fare attenzione a non sbottonarmi sulle notizie che trapelavano dal sito montagne.tv dove quel poco che c’era scritto aveva dato il via a tanta preoccupazione.... arrivando fino alla notizia di apertura del telegiornale di ieri sera, che secondo me è stata data con un po’ di leggerezza; poteva essere usata un po' di attenzione in più prima di parlare di "alpinista disperso".
Non è la prima volta che nella fretta di dare informazione il prima possibile o prima degli altri si creano inutili casini (passatemi lo sfogo).
Quindi oggi riporto in breve gli avvenimenti di ieri, ricostruiti con un po' più di calma:
Durante la salita verso la vetta, il gruppo di alpinisti che comprendeva oltre ai due sanmarinesi Roberto e Antonio Pazzaglia anche Cristina Piolini, ha deciso di rientrare al C3 a causa della tremenda bufera che in questi giorni sta imperversando nella parte alta della montagna nonostante il cielo sereno.
Gli alpinisti si trovavano circa a 8700mt e Roberto era in testa al gruppo. Intorno alle tre del pomeriggio (ora tibetana) la Piolini è arrivata insieme al resto del gruppo al campo 3 in condizioni piuttosto precarie, poi ha telefonato avvertendo dei problemi.
Anche Antonio ha chiamato la Susi a San Marino per avvertire del dietrofront; in quel momento Roberto Pazzaglia non era ancora arrivato al C3.
Poi, più nessuna telefonata (a San Marino erano le 11 del mattino) da parte degli alpinisti fino a le notizie di stamattina.
Intanto ieri sera verso le 10.30 sentivo al telefono Renato Moro: anche lui non aveva avuto più contatti con gli alpinisti e da Lahsa il capo dei portatori aveva fatto partire una squadra di supporto per il C3.
Renato mi ha fatto ben sperare... mi ha detto lui per la prima volta che Roberto era in testa al gruppo e che forse aveva pensato di proseguire, oppure – contando su di una buona condizione fisica - aveva proseguito in discesa oltre il C3. Mi ha paventato possibilità che anche io mi ero immaginato… le pensi tutte, anche se non c'è nulla di sicuro.
Ed è quello che ho voluto sperare durante le ore in cui sono rimasto sveglio a cercare eventuali informazioni, anche su siti web internazionali. Informazioni che fortunatamente non ho trovato.
Con le notizie di oggi che hanno rinfrescato anche il mio telefono, posso supporre che dopo la conquista della vetta, Roberto sia sceso verso i campi bassi e al C3 abbia "tirato dritto" in pieno stile Pazzaglia, cercando di raggiungere (forse con qualche sosta) il campo base avanzato.
Capisco anche che in simili condizioni “estremamente estreme” non ci sia stato tempo o modo di avvertire gli altri al C3 o comunque se gli altri fossero stati avvertiti, i telefoni erano ormai fuori uso. Forse siamo noi che contiamo un po' troppo su questa velocità e prontezza di informazione...
In un messaggio flash di mezzora fa, Renato Moro mi comunica che Antonio sta scendendo dal C2 verso il C1, Cristina resta ancora ferma al C2 e mi conferma che "quel disgraziato" di Roberto è all'ABC.
Grazie a tutti per i messaggi e i commenti che provvederò a girare in fretta al Campo Base e a presto per nuovi aggiornamenti.
19 Maggio 2009. Roberto Pazzaglia sta bene e si trova al Campo Base Avanzato dopo la conquista della vetta dell'Everest. Antonio si trova al C2

Roberto Pazzaglia è rientrato al Campo Base Avanzato dopo la conquista della vetta avvenuta ieri lunedì 18 maggio 2009. Antonio ora si trova al Campo2, dopo gli inconvenienti che hanno caratterizzato la giornata di ieri.
Le notizie arrivavano in modo un po' troppo confuso, avevano fatto pensare al peggio... E invece, dopo 24 ore sulle spine, stamattina ho ricevuto una telefonata dalla moglie di Antonio che mi confermava che Roberto aveva chiamato dall'ABC dopo la conquista della vetta, altre notizie non le ho.... ma va bene così. Per adesso basta questa!!
Vi farò avere presto nuovi dettagli appena possibile.
Saluti
Gianfo
lunedì 18 maggio 2009
18 Maggio 2009. Una tempesta costringe il gruppo di attacco a fare dietrofront. Ancora nessuna chiamata.
Buongiorno a tutti.
Non ho ancora ricevuto nessuna telefonata dai Pazzaglia.
Purtroppo le sole notizie che siamo riusciti a recuperare dal sito di Cristina Piolini (http://www.montagna.tv/?q=node/10302) è che tutti gli alpinisti sono stati obbligati a fare marcia indietro per una violenta e improvvisa tempesta.
Spero di potervi dare presto nuovi aggiornamenti.
gianfo.
Non ho ancora ricevuto nessuna telefonata dai Pazzaglia.
Purtroppo le sole notizie che siamo riusciti a recuperare dal sito di Cristina Piolini (http://www.montagna.tv/?q=node/10302) è che tutti gli alpinisti sono stati obbligati a fare marcia indietro per una violenta e improvvisa tempesta.
Spero di potervi dare presto nuovi aggiornamenti.
gianfo.
domenica 17 maggio 2009
17 Maggio 2009. Campo3, quota 8300 metri. "Tra due ore partiamo per la vetta"
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Erano circa le tre del pomeriggio sul passo del Barbotto, a 515 metri tra Mercato Saraceno e Perticara, quando mi è arrivata La Telefonata che aspettavo con impazienza da almeno un paio d'ore. All'altro capo del telefono c'erano due amici, rinchiusi in una tendina, di 2 metri per 2, aggrappata a 8300 metri sul monte Everest.... che "differenziale, èh!?"
"Gianfo siamo al Campo3, sulla fascia gialla!! Tra due ore partiamo per la vetta...." mi ha detto Antonio, prima di passarmi Roberto che per prima cosa ha tenuto a precisarmi che "Su sta montagna non si arriva mai..." confermandomi un morale ancora alto in vista dell'ultima devastante tappa di questa scalata.
Pochi accenni sulla salita, a parte il tempo bello e il vento forte, ormai compagni di salita di Roberto e Antonio.
Proprio in questo momento (sono le 19.20 pm a San Marino) i fratelli Pazzaglia stanno affrontando sulla cresta sommitale dell'Everest gli ultimi 550 metri di dislivello che li separano dalla vetta più alta del mondo. In Nepal e Tibet invece adesso è circa l'una di notte: ci sono 5 ore e mezza di differenza. Come da programma la salita è cominciata nel cuore della notte per raggiungere la cima nella prime ore del mattino ed avere margine restante per un rapida discesa al Campo2 o addirittura al C1 sul colle nord.
Se non ci saranno intoppi, gli alpinisti potrebbero essere in vetta tra le 6 ele 9 del mattino dell'ora Tibetana ( circa tra l'una e le 3 di notte a San Marino).
Ci sentiamo domani per nuovi aggiornameni.
Saluti a tutti.
gianfo
Nella foto (di repertorio) le tende del Campo3 battute dal vento sul versanta nord dell'Everest a 8300 metri; da notare la roccia di colore giallastro da cui prende il nome la piramide sommitale dell'Everest, detta appunto "fascia gialla".
sabato 16 maggio 2009
16 Magio 2009. Campo2 Quoa 7900mt.
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Ciao a tutti,
come da programma i fratelli Pazaglia hanno raggiunto il Campo2 dell'Eveest a 7900mt. Antonio, il primo ad arrivare, mi ha chiamato verso le 11.00 am (ora di san marino) e mi ha raccontato di una salita incredibilmente dura, tutta compiuta senza l'ausilio dell'ossigeno, in condizioni di tempo buono ma con un forte vento che ancora sta battendo i versate nord. Roberto sarebbe arrivato di lì a poco insieme agli altri due compagni di scalata Cristina e Corrado.
Domani li aspetta la salita al Campo3 posizionato a 8300 metri sulla cresta sommitale dell'Everest, ma mi è sembrato che Antonio fosse più preoccupato di passare la notte in tenda in quattro: al caldo ma verament scomodi!!
Scherzi a parte, probabilmente con la salita di domani gli alpinisti cominceranno ad utilizzare l'ossigeno per scongiurare il rapido deperimento fisico delle quote sopra i 7600mt, non a caso chiamata "death zone" (zona della morte).
A domani per nuovi aggiornamenti.
Nelle due foto scattate tra i 7500mt e i 7700mt durante la salita verso il Campo2: Alpinisti durante la salia e le tende del Campo1 viste dall'alto della cresta Nord poco prima di arrivare al C2.
gianfo
venerdì 15 maggio 2009
15 Maggio 2009. Antonio e Roberto stamattina hanno iniziato la salita raggiungendo il colle nord .

Ciao a tutti,
stamattina alle 11 (ora di san marino) Antonio mi ha chiamato dai 7000 metri del Campo1: una salita dura come sempre, quella al Colle Nord, ma piuttosto regolare e senza imprevisti. Il tutto mitigato da ottime condizioni meteo; sul colle la temperatura odierna si aggirava intorno ai 28 gradi. Più caldo che a San Marino!!
Come da programma gli alpinisti pernotteranno al Campo1 e domani affronteranno la cresta nord ovest cercando di raggiungere il Campo2, situato a 7900mt (circa in cima alla fascia nevosa che segue il profilo della cresta nella foto).
Antonio pensa che quella di domani potrebbe essere la tappa più dura, visti i 900 metri di dislivello che separano i due campi; in ogni caso domani mi telefonerà per raccontarci com'è andata.
Il bel tempo arrivato improvvisamente, inaspettato fino a due giorni fa, ha fatto sì che la maggior parte delle spedizioni che aspettavano di salire, si siano mosse tutte insieme: speriamo che questo non porti all'affollamento agli attacchi delle corde fisse con conseguenti ritardi sulla marcia.
In ogni caso li ho sentiti bene, belli decisi e non troppo affaticati: questo è l'importante.
A domani per nuovi aggiornamenti.
Forza Ragazzi!!!
gianfo
giovedì 14 maggio 2009
14 Maggio 2009: Domani si parte per la vetta. Il tempo bello anticipa una "finestra buona" per cominciare la salita
Ci siamo! Domani 15 maggio i Pazzaglia partono per la vetta. Stamattina Roberto mi ha informato su come intendono muoversi nei prossimi giorni in cui si prevede tempo bello.
Il programma dovrebbe essere il seguente:
15 maggio: salita al Campo 1 (7000mt).
16 maggio: salita al Campo 2 (7900mt); questa tappa sarà veramente dura visto il dislivello (massimo) che faranno oltre i 7000 metri.
17 maggio: salita al Campo3 presso la fascia gialla (8300mt)
17 Maggio: ore 22:00 partenza per la cima, che si prevede di raggiungere verso le 7 del mattino del 18 maggio.
18 maggio rientro dalla cima verso il campo 2 o campo 1 a seconda delle condizioni fisiche.
19 maggio rientro all'ABC.
Gli alpinisti dicono: "Speriamo vada tutto bene, il morale è alto anche perchè finalmente ci si muove." Noi da parte nostra siamo a farvi un grande IN BOCCA AL LUPO.
A presto
gianfo
Il programma dovrebbe essere il seguente:
15 maggio: salita al Campo 1 (7000mt).
16 maggio: salita al Campo 2 (7900mt); questa tappa sarà veramente dura visto il dislivello (massimo) che faranno oltre i 7000 metri.
17 maggio: salita al Campo3 presso la fascia gialla (8300mt)
17 Maggio: ore 22:00 partenza per la cima, che si prevede di raggiungere verso le 7 del mattino del 18 maggio.
18 maggio rientro dalla cima verso il campo 2 o campo 1 a seconda delle condizioni fisiche.
19 maggio rientro all'ABC.
Gli alpinisti dicono: "Speriamo vada tutto bene, il morale è alto anche perchè finalmente ci si muove." Noi da parte nostra siamo a farvi un grande IN BOCCA AL LUPO.
A presto
gianfo
martedì 12 maggio 2009
12 Maggio 2009: Dopo il recupero della tenda e delle attrezzature, si attende all'ABC una finestra di tempo buono probabilmente intorno al 18 - 19 Ma
Ciao Gianfo, come ti dicevo ieri abbiamo recuperato tutto.
La nostra tenda era volata via; probabilmente un vortice l'aveva sollevata per poi farla ricadere dentro un crepaccio dove era rimasta incastrata. Fortunatamente non si è rotta e il materiale mio e di mio fratello non è andato perso. Per certi versi siamo stati fortunati, altre tende sono letteralmente scomparse oppure ridotte a brandelli.
Ieri, nonostante il tempo cattivo e un solo giorno di riposo, siamo partiti lo stesso, per recuperare la tenda. Eravamo solo in 4 che salivamo, mio fratello, io e 2 sherpa mentre tanti altri sherpa scendevano per le cattive condizioni meteo.
Dopo 3 ore e mezza siamo arrivati al crepaccio e grazie anche all'aiuto di Fu Dordje (lo sherpa degli spagnoli), ci siamo calati per 15 metri e abbiamo tirato su la tenda (nella foto) incredibilmente intatta. Abbiamo messo il materiale negli zaini e raccolto alla meno peggio la tenda, poi abbiamo raggiunto la nostra tenda al Campo1.
Neve a quintali! durante la notte non ha mai smesso e al mattino 40 cm di neve ci aspettavano.
Siamo scesi verso le 10 , sotto la neve e il vento gelido; abbiamo perso molto tempo a tirare fuori le corde fisse dalla neve, poi non ti dico sul ghiacciaio, 20 mn a girarci intorno nella nebbia per cercare la via, comunque alla fine siamo arrivati alla ns tenda al 'ABC un po congelati.
Secondo previsioni meteo ci aspettano altri 3 giorni di brutto tempo e poi vento, si vocifera in giro che fra 5-6 giorni dovrebbe arrivare una finestra di bel tempo di 4 giorni, quindi se va tutto bene verso il 18-19 si dovrebbe partire per la vetta.
Saluti a tutti
Roberto e Antonio
lunedì 11 maggio 2009
11 Maggio 2009. Una Buona Notizia dal Campo1. La tenda "volata" è stata recuperata con tutto il materiale.
Oggi verso le 13.30 (ora di San Marino) Roberto mi ha chiamato dal Campo1 comunicandomi che la tenda era stata recuperata dal crepaccio in cui era finita e ora si trova di nuovo al suo posto e ben assicurata sul Colle Nord.
Sabato scorso la tenda dei fratelli Pazzaglia era stata letteralmente spazzata via da una violenta tempesta abbattutasi sul colle nord; oltre alla tenda dei nostri, la bufera aveva distrutto anche alcune tende di altre spedizioni.
Bisognava recupere la tenda a tutti i costi, visto che all'interno gli alpinisti avevano lasciato le attrezzature personali indispensabili per affrontare la scalata in alta quota (le tute, i guanti, scarponi, wcc...) e "per fortuna" il crepaccio dove era stata avvistata non era poi così profondo.
Stanotte Antonio e Roberto dormiranno al Campo1 e domattina scenderanno di nuovo all'ABC da dove mi manderanno un piccolo resocondo di questo "weekend himalayano con imprevisto" e anche qualche foto.
Ci risentiamo domani.
gianfo
SMEverest
Sabato scorso la tenda dei fratelli Pazzaglia era stata letteralmente spazzata via da una violenta tempesta abbattutasi sul colle nord; oltre alla tenda dei nostri, la bufera aveva distrutto anche alcune tende di altre spedizioni.
Bisognava recupere la tenda a tutti i costi, visto che all'interno gli alpinisti avevano lasciato le attrezzature personali indispensabili per affrontare la scalata in alta quota (le tute, i guanti, scarponi, wcc...) e "per fortuna" il crepaccio dove era stata avvistata non era poi così profondo.
Stanotte Antonio e Roberto dormiranno al Campo1 e domattina scenderanno di nuovo all'ABC da dove mi manderanno un piccolo resocondo di questo "weekend himalayano con imprevisto" e anche qualche foto.
Ci risentiamo domani.
gianfo
SMEverest
sabato 9 maggio 2009
9 maggio 2009. Bufera al Colle Nord. La tenda coi materiali d'alta quoa dei Pazzaglia è letteramente volata via! Domani il tentativo di recupero.
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Una violenta tempesta ieri ha spazzato il Campo1 al Colle Nord (nella foto) distruggendo alcune tende e spazzano via quela dei fratelli Pazzaglia, fortunatamente un'alpinista durante la discesa ha individuato la tenda in un crepaccio. Domani Antonio e Roberto, che oggi sono tornati all'ABC tenteranno di recuperare il materiale.
In bocca al Lupo ragazzi!!
gianfo
Di seguito la mail dei fratelli pazzaglia
Ciao Gianfo, ieri sera ci è arrivata una brutta notizia.
E' volata via la nostra tenda su al Campo1, con dentro le tute d'alta quota, i guanti, i sacchi a pelo miei e di mio fratello.... un casino!
C'è stata una brtta tempesta di neve, con vortici e venti fortissimi che a distrutto diverse tende; la nostra è direttamente volata via, prelevata da un vortice come una mano di un gigante, con tutta la roba dentro.
Dopo questa brutta notizia, stamattina Cristina mentre scendeva giu' (presumo dal Campo1) ha visto la ns tenda in un crepaccio: Cercheremo di recuprarla, ma speriamo che ci sia ancora la roba dentro, se no è veramente un casino!!!!!.
Comunque, come da programma, oggi siamo partiti alle 9:00 dal campo base cinese (5200mt) e assieme ad uno sherpa e un portatore, siamo saliti all'ABC (6450mt). La lunghezza del percorso è di 18 KM, con innumerevoli saliscendi; oggi ci si è messa anche na bufera che ci ha accompagnato lungo il tragitto per 1,5.
Dopo circa 8 ore arriviamo, stanchissimi, ci infiliamo nella tenda mensa a mangiare come dei profughi e poi dritti a riposarci nella nostra tenda fino a cena.
Domani probabilmente non riusciremo a riposarci, e armati di corda e chiodi saliremo al Campo1 per tentare di recuperare il materiale; un'altra sfacchinata ci aspetta e questa proprio non ci voleva.
Ci sentiamo domani e ti facciamo sapere se abbiamo recuperato il materiale.
Roberto e Antonio
venerdì 8 maggio 2009
8 maggio 2009. Ultimo giorno al Campo Base, domani i Pazzaglia salgono di nuovo all'ABC. Dal 12 maggio l'attacco alla vetta.
Ciao a tutti, oggi 8 maggio facciamo l'ultimo giorno di recupero al campo base cinese a 5200 metri, poi domani dovremmo partire per l'ABC (Advanced base Camp) che raggiungeremo dopo una camminata di circa 8 ore senza bivaccare al campo intermedio come durante la prima salita.
Al campo base cinese siamo stati ospititi della "EXTREME SUMMIT TEAM" di Dragan Jacimovic, un ex colonnello dell'esercito serbo che organizza spedizioni commerciali.
Ci hanno ospitato in maniera esemplare senza farci mancare niente.
Se tutto va bene il 12 partiamo per la vetta, in ogni caso ti faremo sapere in anticipo come intendiamo muoverci.
Ciao e grazie di tutto
Roberto e Antonio.
Nella foto: Roberto risale la cresta Nord Ovest verso il Campo2 (7500mt)
martedì 5 maggio 2009
5 Maggio 2009 : I Pazzaglia scendono qualche giorno al Campo Base Cinese: Si recuperano un po' di forze.
Ciao a tutti,
come avevamo anticipato nella comunicazione di ieri, oggi 5 maggio io e mio fratello siamo scesi al campo base cinese (5500mt). Siamo in attesa che vengano sistemate alcune corde fisse sulla tratta che che dal campo 3 sale fino allavetta e sembra che ci vogliano 4 o 5 giorni, tempo permettendo naturalmente. Quindi per non debilitarci ulteriormente abbiamo deciso di scendere per recuperare le forze prima dell'attacco alla vetta.
Oggi siamo ospiti di una spedizione commerciale gestita da un ex colonnello dell'esercito serbo di nome DRAGAN: non ti dico che servizio, mai visto!!
Un saluto a tutti.
Antonio e Roberto
lunedì 4 maggio 2009
2 - 3 - 4 Maggio 2009. Due tentativi di salita al C2 interrotti dalla bufera. Gli alpinisti rientrano all'ABC
Ciao gianfo, e' un po che non ti scriviamo, ma come ti avevo anticipato siamo stati 3 giorni al Campo1.
Sabato 2 Maggio siamo partiti dall'ABC (q 6400) per salire al C1. Siamo partiti con calma e nonostante gli zaini pieni di cibo, sacco a pelo, tutone in piuma etc.. siamo arrivati impiegando lo stesso tempo della prima volta. Questo ci fa piacere: significa che ci stiamo acclimatando bene. Arrivati su, abbiamo raccolto la neve, ci siamo sistemati in 4 nella tenda e abbiamo cucinato.
Domenica 03 Maggio 2009
La notte è stata un tormento. Dormire in 4, ciascuno con i suoi momenti in cui girarsi, andare a fare pipi etc... è veramente dura: morale della favola, io (roberto) non ho dormito per niente. Facciamo colazione con 1 panciok a testa, ci mettiamo il tutone in piuma e ci avviamo verso il Campo2. Il tempo non è dei migliori, ma ci avviamo lo stesso, non siamo soli. Dopo circa 45 minuti la bufera si fa intensa e decidiamo di tornare indietro e con noi tutti gli altri. Montiamo un'altra tenda e ci dividiamo: Tonino e io in una e Cristina e Corrado (gli altri alpinisti che sono con noi) in un'altra. Sciogliamo un po' di neve per una minestrina, poi ci mettiamo a a riposare. Il tempo passato in tenda in alta quota è veramente lungo e noioso; fuori ogni tanto fa bufera e a tratti c'è il sole. il problema è che col sole in tenda ci sono 35°!! Alle 18:00 ceniamo con grissini, mortadella, manzotin, altro che minestrine: grazie Titancoop!!!!.
Ci infiliamo nei sacchi a pelo e proviamo a dormire, la notte è lunga.
Oggi 04 Maggio 2009
In quattro non si dorme ma è caldo, in due si dorme un po di piu' ma è veramente freddo; la notte l'abbiamo passata a sfregarci i piedi per scaldarceli.
Arrivata la mattina impiego 30 minuti per rivitalizzare i piedi; ci vestiamo con il tutone e andiamo su per un po verso il Campo2 per allenarci e acclimatarci ulteriormente.
Ti chiarisco cosa vuol dire vestirsi al mattino:
1) si esce dal sacco a pelo
2) ci si mette il tutone in piuma ( a confronto l'omino michelin è anoressico)
3) ci si calza imbrago e moschettoni e maniglia Jumar
4) si mettono gli scarponi (normalmente Millet) del peso stimato 2 Kg l'uno
5) ci si mette su i ramponi
6) passamontagna, mascherina, etc..
alla fine di tutto questo ti accorgi che devi andare al bagno e qui mi fermo.
Torniamo indietro, ci spogliamo e lasciamo la roba nelle tende del campo 1 e partiamo.
Io e mio fratello siamo un po piu' veloci e nel giro di poco piu' di 1 ora scendiamo all'ABC, ma sorpresa, incontriamo Luigi.
Luigi è un alpinista di 66 anni , alla sua quarta volta all'everest con innumerevoli problemi di salute, ma nonostante cio' è sempre qui.
Stava salendo per andare ad approntare il campo 1, con uno zaino probabilmente appartenuto alla prime spedizioni degli anni 50 e la sua famosa giacca della protezione civile regione lombardia: forza Luigi!!
Arrivati all'ABC non facciamo altro che dissetarci con coca e fanta; non riesco a spiegarti che piacere è bere bibite, sembra strano ma è l'unica cosa che ti disseta dopo 20 giorni di te caldo.
Probabilmente domani se troviamo a chi appoggiarci, scendiamo al campo base cinese (quota 5200 m) ad aspettare che migliori il tempo, a quella quota almeno evitiamo il deperimento di queste quote. Muscolarmente abbiamo perso la metà di quello che avevamo alla partenza, 18 mesi di duro lavoro e allenamento bruciati in 20 giorni.
Ciao a tutti.
Roberto e Antonio
4 Maggio 2009. Riflessioni
Ciao a tutti,
riporto di seguito la mail che Antonio mi ha mandato oggi e dove ci racconta come ammazzare la noia dei tempi morti. Ci si dedica ai fornelli e ci si lascia prendere dai pensieri, sulla spedizione, sul lavoro, sui propri cari...
Nell'immagine Roberto dentro la tenda al Campo1 a 7200mt
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Campo Base Avanzato (ABC), oggi 28 aprile 2009
Giornata passata a visitare una persona italiana conosciuta al campo base cinese che e' al quarto tentativo di salita tale luigi,
Ma a malincuore era sceso per problemi di acclimatamento.
Oggi mi sono dedicato alla cucina visto che non ne posso più di mangiare delle zuppe all'aglio e tutti alimenti unti all'inverosimile.
Ho preso dalla dispensa del cibo portato da San Marino una scatola di olive e due di tonno e ho chiesto al cuoco una padella, versato un filo di olio, snocciolate una a una le olive e saltato il tutto con 5 pomodori per circa 10 minuti.
Nel frattempo ho deciso di cuocere dei fusilli: chiaramente quà la pasta va cotta nella pentola a pressione perchè l'acqua bolle a basse temperature circa 70 gradi e la pasta verrebbe pastosa e vomitevole.
Cotta la pasta, ho saltato tutto in padella con ottimo parmigiano e vi posso garantire che non e' rimasto neanche un fusillo.
Domani finalmente si parte per Campo1 per un primo giro di acclimatamento, non vediamo l'ora. Sono tre giorni che siamo fermi ai 6400 dell’ABC e cominciamo ad essere stanchi di non far niente
Qua la temperatura fa sbalzi considerevoli: il giorno si arriva fino a 30 gradi e la sera si passa ai meno 10, con uno sbalzo di ben 40 gradi. Bisogna anticipare questa variazioni e soprattutto la sera appena inizia a calare il sole e' importante mettere il piumino con leggero anticicpo.
In questi momenti, quando ci si ferma a pensare, ti accorgi proprio che queste spedizioni sono veramente affascinanti. Richiedono pero una preparazione programmata nel tempo e molti sacrifici: alzarsi presto la mattina per andare a correre per non dare fastidio alla famiglia e rubargli il meno tempo possibile, gestire nel migliore dei modi il lavoro come direttore della filiale dell'istituto bancario sammarinese di San Marino città che anche questa volta sta credendo in me e mi ha permesso di partire, sponsorizzando la spedizione.
Poi finalmente si parte e i sogni sembrano prendere corpo, ma subito giungono altri problemi, quelli che abbiamo affrontato in questi 20 giorni: i permessi da parte cinese che non arrivavano mai, i posti di blocco lungo la strada di frontiera dove il popolo di un piccolo villaggio protestava contro la morte per investimento di tre concittadini, il pullman incendiato e infine le notti passate come profughi.
Poi finalmente l'arrivo a Gnalam, dove ci siamo fermati solo una notte; e poi ancora verso Tingri dove si dorme in una camera in 6 coi topi che ti camminano sopra e il cibo solo a base di verdure che mi porteranno poi alla dissenteria.
Finalmente il campo base cinese a 5200 metri dove ci fermeremo 4 giorni e poi via fino al campo intermdio e poi quello avanza a 6400 metri e finalmente domani si sale al Campo1.
Vorrei ringraziare la mia famiglia, le mie bimbe e in particolare la Beatrice che in questi giorni ha perso il suo primo dentino e mi manca tanto non essere presente in queste occasioni.
Un Saluto a tutti.
Antonio
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sabato 2 maggio 2009
Sabato 2 Maggio 2009. Colle Nord dell'Everest: Nevica al Campo1

Ciao a tutti,
verso mezzogiorno ho ricevuto la telefonata di Antonio dal C1 sul colle nord dell'Everest a 7200 metri. Le condizioni meteo non erano ottimali, infatti stava cadendo neve abbondante sulle tende aggrappate al colle.
Questa mattina gli alpinisti sono saliti insieme agli sherpa primo campo "disalita", dove hanno portato altro materiale indispensabile per l'approntamento dei prossimi campi e per il regolare svolgimento della scalata.
Quella di oggi è la seconda salita oltre i 7000 metri ma stavolta Anonio e Roberto non sono rientrati all'ABC. Il fisico ha risposto bene e anche il morale mi è sembrato alto, pur essendo costretti a restare chiusi nelle tende a causa della neve. Stanotte dormiranno al C1 e se le condizioni si dimostreranno favorevoli, domani tenteranno di risalire la cresta Nord Est (la fascia nevosa al cetro della foto) fino al Campo2, situato a 7700mt proprio alla fine dello strato nevoso. Raggiunto il Campo2 gli apinisti scenderanno di nuovo al Campo Base Avanzato.
Antonio mi ha detto che salvo imprevisti, dopo qualche giorno di recupero all'ABC, le prossime salite saranno quelle del vero e poprio attacco alla vetta, questo vuol dire che dalla prossima settimana si entrerà proprio nelle fasi più delicate della spedizione.
Vi anticipo che durante i prossimi due giorni (tra C1 e C2) non arriveranno email, anche se qualche aggiornamento sarà garantito dalla rapida - ma sempre puntuale - telefonata con qualche notizia telegrafica.
Un saluto a tutti e di nuovo in bocca al lupo a Roberto e Tonino.
gianfo
Nella foto scattata dal colle nord: Dietro le tende del C1 in primo piano, si distingue la via di salita al Campo2 lungo la cresta NordEst. Il C2 è situato alla fine della striscia di neve posta al centro dove ghiaccio e neve lasciano per un po' spazio alla roccia.
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